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LOU PERTUS DAL DRAI

L'orco è ancora oggi intrappolato qui sotto, nel profondo della sua tana, il suo gemito incessante si può sentire durante tutto l'anno.
Ascolta con attenzione, ma non aver paura, non potrà mai più
uscire dalla sua caverna.

Lou pertus dal Drai

Proprio appena sotto questo tratto del sentiero, in una
roccia, c’è una tetra apertura da cui provengono strani
gorgoglii.

Una leggenda racconta che, ogni piovosa primavera, un
urlo, simile al continuo lamento di una bestia, fuoriesce
da questo buco che i Pradlevesi conoscono come il Pertus
dal Drai. è l'urlo di un orco crudele, lou Drai, che era
solito privare Pradleves dell'acqua fino ad assetarla in-
canalando nel ventre di S’Cauri, la montagna alle tue
spalle, le acque dei torrenti circostanti. Quando vedeva
che la popolazione era allo stremo, ripristinava di colpo il
flusso creando un’onda distruttiva che andava a scagliar-
si sul paese, inondandolo. Unico modo per frenare tali
disastri era tenere occupato il mostro dandogli tutto ciò
che desiderava: tanto vino, buon cibo e belle fanciulle.

La popolazione era distrutta, non riusciva più a soste-
nere le richieste dell'orco, fu per questo che invocò l'aiu-
to del Cielo.

Il buon Dio allora, ascoltando le preghiere, con uno
schiocco delle dita, fece crollare una parte della caverna
dove l’orco abitava, intrappolandolo nelle profondità di
S’Cauri. Nei periodi di piogge intense i fiumi sotterranei
di S’Cauri aluiscono tutti assieme nella caverna, che si
riempie d'acqua. II Drai, per la paura di annegare, comin-
cia a gridare e agitandosi vomita l'acqua all'esterno della
caverna, dove zampilli spumosi corrono nel canalone
verso valle. Quelle urla e l'acqua che esce dal buco segna-
no l'arrivo delle alluvioni, avvertendo la popolazione di
Pradleves del pericolo.

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