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IL DRAGO DI VARQUIAOUSO

Alza lo sguardo, guarda verso la montagna e vedrai quanto fosse meraviglioso e terribile questo essere che viveva in un antro oscuro,
la Barmo dal Sarpént.

Il drago di Varquiaouso

Nel comune di Castelmagno, poco lontano da
qui, c’è una misteriosa valletta, Varquiaouso,
il cui imbocco si trova in una fenditura della
montagna, nascosta tra la vegetazione. Ci fu
un tempo, non troppo lontano, in cui una
terribile creatura viveva nelle grotte della
piccola valle. Era un drago.

Solcava con le sue ali da pipistrello i cieli
della nostra valle, si nascondeva tra gli im-
penetrabili boschi più fitti, aggrovigliato
tra i cespugli di bosso, scrutava gli uomini
affaccendati nei loro lavori da montanari.
Sfidava le aquile tra le cime più alte,
S’Caouri, il Bram, il Pervo, fino su su al
Tibert, le sue ali gigantesche si dispiegava-
no nei limpidi cieli alpini. Volava e proiettava
sulle rocce e sui nevai il riflesso argenteo
delle sue squame. Signori della montagna, i
draghi erano gli unici che osavano, con la
loro forza diabolica, sfidare le tormente e i
fulmini che si abbattevano sui pinnacoli, e il
loro incedere maestoso si adattava mirabil-
mente alla selvaggia e paurosa bellezza degli
antichi paesaggi alpini.


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